Sotto esame sette società di luce e gas: non sono consentite modifiche contrattuali
L’Antitrust indaga su alcune società di luce e gas a causa di modifiche illegittime in merito al costo delle bollette.
Non tutti gli aumenti avvengono per legge, ci sono, infatti, alcuni di questi che vengono etichettati come illegittimi. In questo articolo comprenderemo come è possibile verificare gli atti illeciti da parte delle compagnie di forniture elettriche.
A dare il via ad una lunga serie di controlli a tappeto in merito agli aumenti del prezzo delle forniture è stata l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In generale sono sette i procedimenti istruttori che l’Autorità ha voluto intraprendere, insieme all’adozione di veri e propri provvedimenti cautelari nei confronti dei principali fornitori di energia elettrica e gas.
A destare sospetto, come abbiamo affermato in precedenza, è la modifica del prezzo delle forniture con la conseguente riformulazione del contratto, tutto in netto contrasto con l’art. 3 del D.L 9 agosto 2022, n.115 (ovvero Aiuti Bis), convertito in Legge n.142 del 21 settembre 2922.
Tale normativa non consente alle società di modificare il prezzo di fornitura, salvo i casi in cui le modifiche del prezzo siano già state annunciate prima dell’entrata in vigore del decreto. In alcuni casi, quindi, sarà possibile contestare il rialzo delle bollette. Vediamo in quali casi.
Contestare le bollette, è possibile?
Il caro bollette ha messo alle strette la situazione economica di molte famiglie che si ritrovano a dover ridimensionare le proprie spese per poter pagare le forniture elettriche e del gas. Ci sono casi in cui l’aumento delle bollette non è considerato lecito, e proprio in quei casi è possibile contestare. Come afferma la legge prima citata i fornitori non possono effettuare modifiche di prezzo alle bollette fino alla prossima primavera. Le società non potranno aggiornare i prezzi, pena il reclamo nei loro confronti. Potrebbe anche verificarsi un aumento non dettato dal fornitore ma dalle cosiddette “evoluzioni automatiche”, che riguardano quei prezzi fissi che dopo diversi anni diventano variabili. Questa casistica è stata prevista già dalla legge n.115.
Come contestare l’aumento illecito
E’ possibile controbattere all’aumento semplicemente telefonando il numero di assistenza del gestore o del fornitore di luce e gas. Se l’operatore dovesse rifiutarsi nell’offrire aiuto o affermare ancora una volta che le modifiche contrattuali erano previste dal contratto, allora sarà possibile inviare una mail al gestore con la contestazione. Nella mail dovrà essere espresso per bene tutto ciò che è stato dichiarato dall’Antitrust perché effettuare tali aumenti è contrario alla legge.