In queste ultime settimane più che mai si parla della rottamazione delle cartelle esattoriali, una questione- indubbiamente- molto ma molto importante che sta a cuore agli italiani. E si parla anche e -soprattutto- della possibilità di saldare i debiti senza versare interessi e/o sanzioni. Ma è davvero così?
Sì, le cose stanno così, ma solo ed esclusivamente per una schiera di contribuenti, scopriamo chi… E occhio alle scadenze!
Nell’ultimo periodo più che mai si sta parlando di rottamazione, ma non si tratta di quella delle automobili, sebbene questo sia un termine assai legato ad esse, ma a quella delle tanto temute cartelle esattoriali, che ora più che mai campeggiano sulle teste degli italiani come una sorta di Spada di Damocle.
Tuttavia- ve lo diciamo chiaramente al fine di non far nascere fastidiosi fraintendimenti- per entrare a fare parte del progetto di Rottamazione 2023, bisogna necessariamente aver affidato le cartelle di pagamento agli Agenti della Riscossione in un periodo che va dal 5 gennaio 2000 al 30 gennaio 2022. Per tutte le altre nulla da fare, ergo dobbiamo- a quel punto- metterci il cuore in santa pace!
Ma al di là di ciò molti si chiederanno, anche giustamente, come deve essere avvenuto il pagamento, cioè, se godendo di questo privilegio, non pagando nemmeno gli interessi e le varie sanzioni, si possa versare la cifra non solo in un’unica data ma anche, qualora lo si preferisca, ma pure in più round che, dati alla mani, sarà certamente la soluzione più sfruttata da chi potrà giovare di questo grande aiuto che gli italiani stanno dimostrando di apprezzare davvero molto.
E la buona notizia è che sì, si può fare in entrambi i modi, ma bisogna rispettare la data del 31 luglio 2023 se in pagamento lo si vuole fare in un unico step. Inoltre le rate da concordare con l’Agenzia di Riscossione possono essere al massimo 18. E su qui non si transige, della serie: ” patti chiari, amicizia lunga”!
Inoltre comunichiamo che per poter partecipare alla rottamazione c’è tempo fino al 30 aprile 2023. Ma tornando alle rate, che ricordiamo che devono essere al massimo 18, dobbiamo seguite talora decidessimo tale iter, degli step ben precisi, rispettando pure alcune scadenze che è bene segnarci in agenda. La prima e la seconda rata che devono essere di importo uguale al 10% delle cifre complessivamente dovute, scadono rispettivamente il 31 luglio e il 30 novembre 2023.
Le altre rate invece, di pari importo, scadranno il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre, a partire – qui sta la novità – dal 2024.