Comuni contrari al condono, a Gennaio potrebbe sparire la Rottamazione
La manovra compresa nella Legge di Bilancio del 2023 non ha ricevuto una piacevole accoglienza da parte dei Comuni, i quali sembrerebbero essere totalmente contrari allo stralcio ed al condono previsti dal governo di centrodestra di Giorgia Meloni.
L’annullamento dei debiti al di sotto dei 1000 euro potrebbe non avvenire dato che le pratiche spetterebbero esclusivamente ai Comuni, i quali possono aderire alla manovra su base volontaria. Secondo l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani però qualora di aderisse si potrebbe arrivare a perdere una quantità davvero ingente di fondi.
La Rottamazione Quater, prevista per Gennaio, è sostanzialmente divisa in due vie ben distinte, la prima riguarda lo stralcio dei debiti oltre i 1000 euro che potranno essere rateizzati fino al 2027, la seconda invece, quella meno gradita dai Comuni, riguarda la sanatoria completa dei debiti inferiori ai 1000 euro, in cui sono inclusi principalmente tasse e multe.
Nella Legge di Bilancio si può leggere: “Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”.
Secondo quanto riferito dall’ANCI questa misura comporterebbe la perdita complessiva di 300 milioni di euro, tutte potenziali risorse utili ai Comuni, i quali non potrebbero più far fronte al pagamento dei servizi ed all’aumento una tantum destinato ai lavoratori del settore pubblico.
La Rottamazione Quater è a rischio
Il sindaco di Novara e delegato dell’Anci alla Finanza locale, Alessandro Canelli, ha proposto un accordo al Governo in cui quest’ultimo dovrebbe occuparsi di stanziare circa 80 milioni di euro così da fornire ai comuni risorse sufficienti per coprire quel che (forse) avrebbero potuto riscuotere dai cittadini, anche se i debiti che rientrano nella Rottamazione sono considerati inesigibili.
Secondo Canelli la maggior parte dei Comuni non aderirà al condono qualora mancasse un’intesa con il Governo, anche se questo potrebbe significare una reazione piuttosto forte dei cittadini, i quali, presi dal grande malcontento generale, potrebbero cambiare le sorti delle future e prossime elezioni elezioni amministrative.
Per il sindaco dunque si potrebbe optare anche ad un’alternativa, in cui i bilanci comunali potrebbero essere salvati semplicemente abbassando il limite dei debiti cancellati, che passerebbe da 1000 euro a 500 euro, riuscendo a trovare un accordo tra tutte le parti, senza andare ad aggravare ulteriormente i bilanci comunali i quali altrimenti avranno bisogno di ulteriori finanziamenti.