Pos e contanti, la Meloni fa un (parziale) passo indietro
Fino ad ora le notizie che riguardavano POS e contanti erano rese sicure dal disegno della Legge di Bilancio presentata a Camera e Senato, tuttavia da quel che si evince dalla diretta della Premier Giorgia Meloni i dati potrebbero cambiare, almeno in parte.
Accontentare l’Europa, Corte dei Conti e i partiti di maggioranza sono cosa tutt’altro che semplice, soprattutto quando si cerca di ottenere i fondi utili all’attuazione delle manovre per l’anno futuro. Proprio per questo la Meloni sembra intenzionata a tornare sui suoi passi, apportando modifiche soprattutto ai limiti legati al pagamento con POS.
Nella recente presentazione del disegno della Legge di Bilancio rientra anche il tanto contestato tetto ai pagamenti effettuati in contante, il quale nel 2023 sarebbe dovuto essere ulteriormente abbassato alla cifra di mille euro ma che verrà invece innalzato a 5mila euro, lasciando più libertà ai cittadini ed all’economia.
La Meloni ha commentato la situazione nella diretta Facebook chiamata #gliappuntidiGiorgia e che sembra avrà una cadenza settimanale. Per la premier il tetto troppo basso sfavorirebbe l’economia italiana mentre un tetto massimo ragionevole di 5mila euro può migliorare la situazione, considerando anche che l’anno con meno evasione (il 2010) aveva proprio questo limite.
Nella diretta la Presidente del Consiglio ha parlato della manovra e nello specifico sia di contanti che del POS, rispondendo a parte delle critiche riversate nei confronti del cambiamento previsto a partire da Gennaio 2023. Nella Legge di Bilancio la somma massima che poteva essere rifiutata dai commercianti era di 60 euro, ma le cose sembrerebbero poter cambiare.
Obbligo POS e contanti, cosa cambia
Su Facebook la Meloni ha più volte difeso la propria posizione in merito all’abolizione delle multe per i commercianti e soprattutto sulla soglia del contante che deve essere obbligatoriamente pagata con carta, tuttavia dopo l’interlocuzione con l’UE il Governo potrebbe ritoccare la somma dei 60 euro.
Secondo le statistiche le spese che vengono più effettuate presso i commercianti si aggirano proprio intorno ai 40-60 euro, quindi non è una sorpresa che la soglia possa essere racchiusa in questo intervallo di valore, tuttavia bisognerà prima conoscere le intenzioni dell’Unione Europa e della Corte dei Conti.
Per quest’ultima infatti la misura non risulta essere in linea con quanto inserito nel Pnrr in merito al contrasto dell’evasione fiscale ed in più, continuare a portare avanti questo problema con il POS potrebbe portare l’Italia a completare in ritardo gli obiettivi imposti proprio nel Pnrr, mettendo a rischio anche l’incasso dei 19 miliardi.