I Buoni fruttiferi postali sono un’ottima soluzione per far fruttare i propri risparmi. Si tratta di un investimento sicuro in quanto non subisce gli alti e bassi dei mercati finanziari e godono delle garanzie offerte dallo Stato.
Quindi alla scadenza dei Buoni fruttiferi, il titolare riceve tutto il capitale sottoscritto oltre agli interessi maturati fino a quel momento. Un altro motivo per scegliere questo tipo di investimento è che non ci sono spese da sostenere al momento della sottoscrizione, non sono previsti costi di rimborso, a parte gli oneri fiscali, e la tassazione è agevolata al 12,50%.
Vistando il sito ufficiale di Poste Italiane si trovano molte proposte di investimento in Buoni fruttiferi postali. La differenza tra tutti quelli indicati è, principalmente, la percentuale di guadagno e la durata del deposito.
Per comprendere meglio i guadagni che si possono ottenere si può utilizzare il simulatore che viene messo a disposizione degli utenti. Le possibilità proposte sono di investire un minimo di 1000 euro o 2000 euro bloccando l’importo versato per una durata da scegliere tra 3, 6, 12,16 anni. Inserendo i dati, il simulatore, rilascia la cifra che sarà rimborsata corrispondente al capitale versato più gli interessi maturati nel periodo prefissato dall’investitore.
Di seguito forniamo un elenco per comprendere più facilmente i possibili guadagni ottenuti investendo nei Buoni fruttiferi postali. Prima di procedere, però, è importante sapere che il rendimento reale lordo al termine dei Buoni postali da 3 anni Plus viene calcolato con un’aliquota del 1,50%.
Mentre se il capitale viene depositato per 6 anni, si ottiene un interesse dell’1,25% al termine del primo triennio e il 2% alla scadenza dei sei anni. Ovviamente per ottenere maggiori guadagni dai Buoni fruttiferi postali è necessario stipulare un contratto per 12 o 16 anni.
Nel primo caso i rendimenti lordi sono i seguenti:
Se si sceglie di investire nei Buoni postali per 16 anni, il rendimento effettivo sarà:
I guadagni che si possono ottenere non sono altissimi se si considerano cifre limitate come 1000 e 2000 euro. Ma è possibile reinvestire la somma ottenuta alla scadenza del Buono fruttifero postale accumulando risparmi.