Può capitare che la bolletta arrivi in ritardo rispetto alla data di scadenza, come ci si deve comportare in questi casi per evitare qualsiasi problema?
Ovviamente se il ritardo della consegna della bolletta è comunque in anticipo sulla data di scadenza è diverso da quando la bolletta arriva molto oltre tale data. In questi casi spetta un indennizzo all’utente? Scopriamolo subito.
I ritardati pagamenti delle utenze, portano a un aumento del costo dovuto all’aggiunta degli interessi di mora. Ma se la bolletta è giunta dopo la data di scadenza chi ne paga le conseguenze? Sicuramente la prima cosa da fare in questi casi è contattare il fornitore per chiarire l’accaduto e la propria innocenza riguardo al ritardo sul pagamento.
La normativa prevede che la fattura di gas e luce debba essere emessa entro 45 giorni dall’ultima data di fatturazione, bisogna però tenere conto che i contratti del mercato libero potrebbero prevedere regole differenti.
Considerando i canonici 45 giorni, è importante sapere che se si va oltre tale termine è previsto un indennizzo per il consumatore che ha ricevuto la bolletta in ritardo. In realtà non serve che siano passati i giorni previsti in quanto ogni ritardo che crea una difficoltà agli utenti paganti regolarmente, hanno diritto a un indennizzo.
Tra questi sono indicati i seguenti rimborsi:
Non si deve fare alcuna richiesta per ottenere l’indennizzo, è il fornitore che ha l’obbligo legale di aggiungere la cifra relativa al ritardo effettuato, alla bolletta tramite uno sconto sul costo della fornitura. Se ciò non avviene, l’utente deve emettere una diffida al fornitore per avere l’indennizzo dovuto.
Tale sistema di indennizzo riguarda esclusivamente l’emissione della fattura e non la consegna della bolletta via posta. Se il ritardo è dovuto al servizio postale la responsabilità non è addebitare al fornitore. Per evitare questi inconvenienti si può valutare la bolletta digitale con la quale la fattura viene recapitata puntualmente via email.