Gli italiani spenderanno di meno a Natale: c’è un perché
Come spenderanno gli italiani la tredicesima? Uno studio dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre ci mostra come verrà utilizzata tale agevolazione.
Le tasse porteranno via circa il 25% dei guadagni dovuti dalla tredicesima. La crisi economica colpisce ancora di più e gli italiani guadagneranno sempre meno.
Il caro bollette e il caro prezzi hanno, purtroppo causato gravi problemi all’economia in Italia. In molti sono costretti ad attingere al proprio salvadanaio per poter pagare le tasse e chi deve dire addio ad una parte della propria tredicesima.
Secondo uno studio della CGIA di Mestre, le tasse porteranno via circa il 25% dei guadagni provenienti dalla tredicesima degli italiani. Lo studio ha evidenziato come dei 47 miliardi di euro predisposti per la distribuzione delle tredicesime, circa 11,4 miliardi verranno utilizzati per pagare le tasse.
A partire dal prossimo 1 dicembre, partiranno i pagamenti delle tredicesime destinate ai pensionati, a seguire i dipendenti pubblici e privati.
Quanto dovranno spendere gli italiani?
Le stime parlano chiaro, i prezzi sono in netto aumento sia per sostenere la quotidianità sia per pagare le bollette mensili. Inoltre, la CGIA di Mestre ha conteggiato le spese natalizie che andrebbero ad aggiungersi ai conti di dicembre 2022. Infatti, è prevista un’uscita di circa 9,5 miliardi di euro proprio per tali spese, cifra ben diversa rispetto agli anni precedenti in cui la cifra toccava i 20 miliardi. Ciò mette in luce un dato estremamente importante: se prima le tredicesime venivano principalmente utilizzate per acquisti legati alle festività natalizie, ora questi stessi soldi servono per pagare le bollette e acquistare i beni di prima necessità. Pertanto, il denaro messo da parte per le feste natalizie è sempre minore.
Lo studio della CGIA sui regali natalizi
Altra parte dello studio della CGIA riguarda i regali natalizi e come gli italiani intenderanno spendere parte del loro guadagno per tale festività. Le risposte hanno rivelato un maggiore coinvolgimento per i regali digitali (es. abbonamenti a piattaforme streaming o buoni regalo). A seguire ritroviamo regali di generi alimentari; giocattoli; prodotti tecnologici; libri; abbigliamento e scarpe; articoli per la cura della persona.