Buono Soluzione Eredità: rendimento certo dopo 4 anni!
Nuovo buono fruttifero di Poste Italiane in arrivo. I riscontri sono da subito stati positivi tra i risparmiatori.
Il buono fruttifero è una delle migliori opportunità per risparmiare denaro e, nel contempo, riuscire ad accumulare denaro nel tempo.
I buoni fruttiferi di Poste Italiane sono tra i più apprezzati dagli italiani. Non solo rappresentano uno dei modi più validi per mettere da parte i propri risparmi, ma di sicuro saranno tra i regali più apprezzati. Un buono in particolare sembra, però, aver riscosso più successo degli altri, ed ecco perché.
Innanzitutto, tale buono ha mostrato un rendimento molto elevato rispetto alla media degli altri Buoni Postali. In secondo luogo, il motivo per il quale tale buono viene maggiormente scelto è per il target di riferimento.
Il buono fruttifero in questione si chiama “Buono Soluzione Eredità”. Questo nuovo buono è il risultato di un’importante rivalutazione dei tassi di interesse da parte del Ministero dell’economia che ha determinato un aumento dei rendimenti dallo 0,5 al 2%.
Buono Soluzione Eredità: come funziona e da chi può essere richiesto
Anche questo nuovo Buono fruttifero viene emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti ed è stato messo sul mercato dalla nota azienda Poste Italiane. A spiegarci l’obiettivo di tale buono è proprio l’ente: “Si tratta di uno strumento di risparmio di breve periodo, infatti ha una durata di 4 anni con un rendimento fisso al termine del periodo di sottoscrizione”.
Il buono è dedicato ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane. Tale metodo garantisce un rendimento certo alla scadenza dei 4 anni ed è possibile richiedere il rimborso Buono in qualsiasi momento.
Dove sottoscrivere il Buono Soluzione Eredità
I Buoni Soluzione Eredità sono sottoscrivibili e rimborsabili presso tutti gli uffici postali, nonché attraverso il sito Internet di Poste Italiane e l’apposita App. Si possono sottoscrivere i Buoni Soluzione Eredità per importi pari a 50 euro e multipli. Per quanto riguarda i costi di sottoscrizione, possiamo dire che non vi è alcun costo iniziale (o finale) da sostenere, ad eccezione degli oneri di natura fiscale.