Assegno unico: farà felice molte famiglie nel 2023
Previsti aumenti degli importi dell’assegno unico entro il 1 gennaio 2023. La maggiorazione in questione sfiorerà il 50% in più.
Il consiglio dei ministri è arrivato ad una decisione finale approvando il disegno della Legge di Bilancio 2023.
L’assegno unico sarà più ricco per tutte le famiglie a partire dal nuovo anno grazie anche all’applicazione del nuovo quoziente familiare. La maggiorazione dell’importo è del 50% per il primo anno e poi con un salto del +50% per le famiglie composte da più di 3 figli.
Maggiorazioni previste anche per i figli disabili, ad annunciarlo è proprio Giorgia Meloni: “abbiamo reso strutturale la maggiorazione per i figli disabili” – ha poi aggiunto: “credo sia fondamentale mettere in campi aiuti per i bimbi disabili”.
Il cambiamento sarà consistente e l’importo di tale assegno potrebbe variare da un minimo di 50 euro ad un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli maggiorenni (dai 18 ai 21 anni), gli importi partiranno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 85 euro. Per chi ha 4 o più figli, la maggiorazione è di 100 euro.
Le novità del 2023
A partire dal nuovo anno ci saranno delle correzioni che riguarderanno le sorti dell’Isee. Il governo intende sostituire il vecchio indicatore economico con il nuovo quoziente familiare per far sì che anche i grandi nuclei familiari potranno essere premiati. E’ stato inoltre predisposto un aumento delle cifre dal 1 gennaio 2023. In che modo il quoziente familiare aiuterà le grandi famiglie? Il nuovo indicatore che ben si allontana dal calcolo Isee, potrebbe dare maggior peso al numero di componenti della famiglia anziché al reddito della famiglia.
Come cambieranno le cifre per le famiglie
In che misura le nuove cifre cambieranno nel 2023? Possiamo dire che l’importo cambierà in base alla condizione economica del nucleo familiare al momento della richiesta. L’assegno mensile potrebbe arrivare fino ai 175 euro e verranno riconosciuti a chi ha un Isee fino a 15 mila euro. Per i redditi più alti, l’assegno scenderebbe progressivamente fino ad arrivare ad un minimo di 50 euro nel caso in cui l’Isee andasse oltre i 40mila euro annui (o per chi non presenta alcuna dichiarazione).