Decreto Aiuti-Ter: prossima fermata il pagamento di 150 euro
L’Inps lancia il nuovo calendario dei pagamenti del bonus di 150 euro che verrà accreditato in maniera diretta sul reddito di cittadinanza.
Il pagamento del bonus avverrà, con buone probabilità, in questi giorni insieme al pagamento della mensilità di novembre.
In molti sono in attesa dell’aiuto che il governo ha voluto dare ai cittadini attraverso la formula una tantum. Il bonus rientra nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e prevede un’indennità pari a 150 euro in favore di specifiche categorie di cittadini. Così come è stato per il precedente bonus di 200 euro, questo bonus si rivolgerà anche ai nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza. C’è però una condizione, la quota verrà versata ai singoli nuclei familiari e non alle persone che compongono tale nucleo. Quindi in ogni famiglia ci sarà solo un versamento di 150 euro.
Quando arriva il bonus
Diversamente a quanto accaduto nel mese di ottobre, per il mese corrente non dovrebbero esservi particolari ritardi. Infatti, il pagamento dell’indennità arriverà probabilmente insieme alla mensilità del reddito di cittadinanza. In genere la ricarica viene effettuata ogni 27 del mese. In questo mese, il giorno 27 cade di domenica, ciò significa che l’accredito anticipi o ritardi di un giorno. Nella peggiore delle ipotesi, le attese non dovrebbero prolungarsi oltre il giorno 28 novembre. Non serve presentare alcuna domanda all’Inps, l’accredito avverrà in maniera automatica.
Chi riceverà nell’immediato il bonus senza domanda
Di solito siamo portati a pensare che dietro ogni bonus ci sia una chiara ed espressa richiesta. I bonus che il governo sta inoltrando per incentivare i propri cittadini ed aiutarli in questa particolare situazione economica dell’Italia, non prevede, per alcuni casi, la richiesta. Infatti, il bonus è stato liquidato a novembre senza che i cittadini richiedessero alcuna domanda. L’accredito diretto spetta ai titolati di uno o più trattamenti pensionistici o assegno sociale, per i possessori di assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti. Anche i lavoratori domestici, coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e i percettori di Naspi o Dis-Coll.