Alcuni cibi nei supermercati hanno cambiato prezzo, ve ne siete accorti?
Le famiglie italiane, sempre più colpite, ogni santo giorno, dai continui ed estenuanti rincari che toccano un po’ tutti i settori, devono ora prestare ancora maggior attenzione quando si recano a fare la spesa al supermercato dal momento che alcuni cibi hanno cambiato clamorosamente il loro prezzo. Ma quali sono?
Anche fare la spesa per molti sta diventando una vera e propria Mission Impossible. E ora bisogna anche fare i conti con altri rincari su prodotti di largo consumo… E intanto cresce anche la preoccupazione presso i consumatori…
Altri rincari, gli italiani in ginocchio
Tutta colpa, si dice e si legge sui giornali, della guerra, dell’inflazione e dell’energia. E come al solito a pagare le conseguenze sono i consumatori, che – sostanzialmente- non sanno più dove sbattere la testa e- in molti casi- nemmeno come arrivare a fine mese. La situazione non migliorerà nemmeno nei prossimi mesi e gli esperti dicono che ci vorrà almeno un anno per fare sì che si risollevino le sorti. E intanto noi che facciamo? Paghiamo! E ora c’è pure un nuovo allarme che riguarda la spesa: alcuni prodotti hanno subito altri rincari!
Una nuova indagine
Unioncamere ha voluto analizzare come si deve l’andamento dei prezzi alla produzione e all’ingrosso includendo nel suo studio anche i prezzi del consumo. La nuova indagine, realizzata in stretta collaborazione con BMTI e REF Ricerche, mostra in maniera piuttosto chiara come la forte inflazione che si sta verificando ancora interessi numerosi generi di prima necessità e alimentari che non possono quasi mai mancare nei carelli degli italiani, soprattutto se hanno una famiglia.
I prodotti che hanno subito un rincaro
Veniamo così a scoprire che nel mese di settembre a subire i rincari maggiori sono stati: il tonno all’olio di oliva, con un aumento del 6,1%, la carne in scatola, aumentata del 5,1%, la birra nazionale che ha fatto segnare un +4,8%, i biscotti +4,0% . Capite bene che si tratta di prodotti di largo consumo, soprattutto se parliamo del primo e del quarto.
E i rincari non diminuiscono, anzi…
Ma ora una domanda nasce alquanto spontanea: è andata- forse meglio- a ottobre? E a novembre? Ci spiace ammettere che no, non è andata affatto meglio. Già nelle scorse settimane le previsioni per il mese attualmente in corso erano per nulla confortanti. Non per nulla il caro olio extravergine di oliva, ha visto un aumento dell’8,2% a causa anche di problemi produttivi che prospettano un’annata scarsa per tale prodotto . mentre il tonno olio di oliva, la birra nazionale hanno visto un rialzo del 7,3%. Infine, la carne in scatola un bel +6,7%. E ora si inizia a tremare in prospettiva del mese di dicembre, che è quasi alle porte, che è pieno zeppo di festività, come riusciranno le famiglie italiane a fronteggiarle in serenità con tutti questi continui rincari? E intanto la preoccupazione cresce…