Poste Italiane blocca la cessione del credito al Superbonus 110%
Poste Italiane da l’avvio alle sospensioni del Bonus 110% ma le motivazioni sono ad oggi ancora sconosciute.
Il bonus per la riqualificazione edilizia degli edifici ha subito negli ultimi mesi un arresto improvviso. L’azienda Poste Italiane ha sospeso la cessione del credito relative al Superbonus 110%.
Il Superbonus è un’agevolazione fiscale disciplinata dall’art.119 del D.L n.34/2020. L’obiettivo primario a cui punta tale bonus è la detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di interventi finalizzati all’efficienza energetica e alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tale iniziativa ha riscosso sin da subito grande successo grazie alla causa che vi è alla base: dare uno stimolo per la ripartenza del settore edilizio ponendo in essere un tema molto importante per il nostro Paese come quello dell’efficienza energetica. Nonostante i buoni propositi, purtroppo ci sono stati degli importanti avvenimenti che hanno portato alla modifica di tale bonus e, alcuni istituti di credito (tra cui Poste Italiane), hanno sospeso la cessione del credito relative al bonus.
Riduzione del Bonus 110%
L’articolo del Decreto Aiuti ha affermato in merito al bonus 110%: “Per gli interventi a partire dal 1 gennaio 2023 si unità immobiliari delle persone fisiche, la detrazione spetta nella misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023”. In pratica, la detrazione subirebbe un calo passando dal 110% al 90% con l’introduzione di un limite di reddito per gli edifici unifamiliari. Naturalmente, niente di sicuro, infatti tale bozza riceverà la conferma nella prossima Legge di Bilancio.
Le posizioni improvvise di Poste Italiane
Eppure le novità non terminano qui. Infatti da giorni si assiste ad un evento di cui non possiamo spiegarne le motivazioni. Poste Italiane, l’unico cessionario rimasto al momento in materia di Superbonus 110%, ha deciso di bloccare la cessione del credito. Tale decisione è frutto di circa cinque sentenze della Corte di Cassazione. Per spiegare meglio la situazione, riporteremo le posizioni che l’Istituto ha enunciato in data 7 novembre: “Il servizio di acquisto di crediti d’imposta ai sensi del Decreto Legge 19 maggio 2020 n.34, convertito con modificazioni nella Legge 17 luglio 2020 n.77 e successive modificazioni e integrazioni, è sospeso per l’apertura di nuove pratiche. E’ possibile seguire l’avanzamento delle pratiche in lavorazione e caricare la documentazione per quelle da completare”. Naturalmente anche questa dichiarazione lascia molto a desiderare e non riesce a rispondere chiaramente alle domande che molti utilizzatori di tale bonus si staranno ponendo. In che modo Poste Italiane risolverà la questione? Ritornerà a prendere in considerazione nuove pratiche del bonus? Purtroppo, non abbiamo ancora risposte in merito.