La cattive abitudini che fanno male al cuore: attenzione
Secondo le stime circa il 40% degli italiani rischia un attacco di cuore. L’eccesso di peso, la sedentarietà e il consumo di sale potrebbero mettere in serio rischio la tua salute.
Un’indagine Iss pubblicata sul sito Epicentro dell’Istituto presta attenzione alla quantità di sale assunta a tavola.
La prevenzione è uno dei primi passi per evitare improvvisi e, talvolta fatali, attacchi di cuore. Gli italiani sottovalutano i rischi dipesi dalla sedentarietà, eccesso di peso e colesterolo. “Il tema della prevenzione è di grande importanza per tutti noi, ma diventa cruciale quando si parla di paziente ad alto rischio cardiovascolare: chi è stato colpito da un evento cardiovascolare, corre un rischio elevato di andare incontro ad un nuovo infarto o ictus negli anni successivi. Eventi che potrebbero essere sensibilmente ridotti”, spiega la Società Europea di Cardiologia. Evidenze scientifiche dimostrano come il colesterolo LDL sia causa delle patologie cardiovascolari e come la sua riduzione rappresenti uno degli obiettivi principali per limitare eventi cardiovascolari e contrastare la mortalità.
Indagine Iss sul consumo di sale
Come già anticipato precedentemente, a causare l’attacco di cuore, spesso, non è solo un fattore ma l’insieme di cattive abitudini. A tal proposito vi è una ricerca svolta dall’Istituto Superiore di Sanità in merito alla relazione tra consumo di sale e aumento delle malattie cardiovascolari. E’ stato dimostrato come oltre la metà degli intervistati presta attenzione alla quantità di sale assunta a tavola e nella preparazione di cibi. Quasi 8 persone su 10, circa il 76% scelgono di usare sale iodato. E’ emerso anche come l’uso consapevole del sale è più frequente tra le donne con una percentuale del 61% contro il 50% degli uomini. La consapevolezza aumenta anche fra le persone più mature e i residenti con cittadinanza italiana. Inoltre, gli individui più istruiti hanno un’attenzione maggiore all’impiego di sale nell’alimentazione.
Conseguenze del consumo inappropriato di sale
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, nell’alimentazione è consigliato un consumo di sale inferiore a 5 grammi al giorno che corrispondono a circa 2 grammi di sodio. Il sale da cucina favorisce l’aumento della pressione arteriosa, principale causa di infarto e ictus, calcolosi renale, osteoporosi, alcuni tumori (in particolare allo stomaco). Oltre al limitato consumo del sale, quali sono le buone abitudini che contribuiranno a ridurre gli attacchi di cuore? Smettere di fumare, tenere sotto controllo il proprio peso, correggere lo stile alimentare, controllare la pressione il colesterolo e glucosio. Anche fare attività fisica è considerato molto importante per la salute. Infatti, camminare per circa 30 minuti al giorno a passo sostenuto rafforzerebbe il cuore e migliorerebbe la circolazione del sangue candidandosi, dunque, come miglior alleato contro infarto e ictus.