Investimenti: meglio Conto Deposito o Btp? La scelta è fondamentale
Confronto tra conti deposito e Btp: quale conviene di più ai fini dell’investimento?
Conti deposito e Btp possono offrire dei rendimenti interessanti ai risparmiatori, ma vediamo quale delle due conviene di più.
A causa degli imprevisti del biennio 2022, ogni cittadino non sempre riesce a capire dove conviene investire i propri risparmi. Il punto di partenza per prendere tale decisione consiste nel comprendere quale sia la soluzione più redditizia per ciascun investitore. I conti deposito sono dei prodotti finanziari emessi dalle banche che garantiscono ai risparmiatori degli strumenti d’investimento nel breve periodo. Possono sia presentarsi in forma vincolata che in forma di depositi liberi. Il conto deposito è forse la forma più sicura di investimento ma bisogna fare pur sempre attenzione ad un concetto in particolare. Esiste sempre un rapporto diretto tra rischio e rendimento di un prodotto finanziario. Questo significa che se cerchiamo dei rendimenti alti, bisogna anche sapere che il prodotto che stiamo scegliendo ha un margine alto di rischio che potrebbe comportare la perdita di tutto il capitale investito. Al contrario, se si vuole ridurre al minimo i rischi, bisogna accontentarsi di interessi bassi. Una volta fatta questa premessa andiamo ad analizzare la differenza tra conto deposito e Btp e quale sia la forma più conveniente.
Conto deposito o Btp
Innanzitutto il conto deposito è uno strumento di investimento che si appoggia a un conto corrente tradizionale che consente di ottenere, sulle somme depositate in Banca, una rendita elevata a zero rischi. E’ ideale per le persone che desiderano mettere al sicuro i propri risparmi, senza perdere l’opportunità di avere un rendimento nel tempo. Il conto deposito può essere:
- Vincolato: questa particolare forma di investimento non prevede lo svincolo delle somme depositate se non alla scadenza contrattuale pattuita che può essere di 3, 6, 12, 18 o 60 mesi. I tassi di rendimento sono più vantaggiosi e possono crescere in base al periodo di vincolo;
- Non vincolato: in questo caso non vi è l’obbligo di tenere le somme ferme fino alla scadenza prestabilita. Ciò significa che il risparmiatore può scegliere in qualsiasi momento di ritirare le somme depositate senza pagare alcuna penale. Contrariamente al conto deposito vincolato, questo tipo di conto deposito garantisce tassi di interesse inferiori.
I Btp, o meglio conosciuti come Buoni del Tesoro Poliennali, sono titoli di debito a medio-lungo termine emessi dal Dipartimento del Tesoro con cedola fissa posticipata pagata semestralmente. I Btp possono essere emessi con scadenza pari a 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30, 50 anni mediante un procedimento che viene chiamato asta marginale che si svolge normalmente due volte al mese. Per quanto riguarda il rendimento dei Btp, nel 2022 sono state registrate delle cifre record. I Btp Italia chiudono il 2022 con rendimenti lordi elevatissimi, da un minimo dell’8,15% al 9,87%.
Conviene investire in Btp o conto deposito?
Se valutiamo il Conto Deposito come alternativa, bisogna fare attenzione a tre variabili in particolare: la propensione al rischio, il vincolo temporale (in quanto maggiore è il tempo del vincolo e più elevato sarà il rendimento), e i rendimenti in crescita. Per quanto riguarda i Btp invece, ad impattare sul loro andamento sono anche i fattori di natura politica che determinano la variazione dello spread tra Btp e Bund a 10 anni. I Btp sono titoli a tasso fisso, pertanto sono più sensibili all’aumento dei tassi di interesse. In una situazione di forte incertezza dei mercati finanziari e della crescente inflazione, gli investitori che vogliono avere una maggior sicurezza dovranno puntare al Conto Deposito. Per gli amanti del brivido e che quindi possono correre un rischio superiore e dispone di maggiori capitali, potrà investire il proprio denaro scegliendo il Btp.