Influenza stagionale, da non confondere: sintomi e prevenzione
Con l’approssimarsi dei mesi invernali, le prime influenze stagionali si fanno sentire. Quali sono i sintomi più comuni e quali misure preventive adottare?
In aumento i casi di influenza stagionale, come riconoscerla? Quali sono i sintomi e la sua durata?
L’inverno è arrivato e con gli improvvisi cali di temperatura, freddo e delle piogge, il nostro sistema immunitario si indebolisce sempre di più lasciando spazio all’influenza stagionale. Già nella prima settimana di novembre si è registrato un aumento di casi di influenza. Si tratta di una malattia respiratoria virale che ogni anno colpisce circa un miliardo di persone al mondo. Sebbene sia molto comune, non va di certo sottovalutata, infatti si può presentare con diverse forme di gravità e può richiedere addirittura il ricovero ospedaliero nei casi più problematici. Tra i disturbi più comuni figurano: febbre alta improvvisa, tosse secca e dolori muscolari. A questi sintomi possono aggiungersi anche altri come raffreddore, inappetenza, brividi, fastidi intestinali. Vediamo insieme come viene trasmessa e quali sono i sintomi iniziali.
Come si trasmette l’influenza
In base a quanto detto nel paragrafo precedente, l’influenza è una malattia respiratoria virale, tale virus può essere trasmesso da persona a persona in determinati casi in cui si verifichi:
- Trasmissione attraverso goccioline: avviene quando si starnutisce o tossisce. La probabilità di contrarre l’influenza è maggiore se ci si ritrova in luoghi affollati o chiusi;
- Contatto diretto con persone infette;
- Contatto diretto con oggetti infetti: il virus dell’influenza resiste a lungo sugli oggetti, per cui se questi vengono toccati da una persona infetta e poi dopo utilizzati da una non infetta, il virus può raggiungere l’organismo velocemente attraverso le mucose.
I sintomi iniziali dell’influenza stagionale
Interesserà sapere che l’influenza stagionale ha un periodo di incubazione che può variare da uno a quattro giorni. In genere, bambini e gli immunodepressi possono essere più contagiosi. Come ci si rende conto di esser stati contagiati? Quali sono i primi sintomi? Innanzitutto dolori muscolari, affaticamento, tosse e la presenza di febbre alta improvvisa. Tra la comune sintomatologia ritroviamo anche mal di testa, brividi, inappetenza, affaticamento e mal di gola. In alcuni casi può sopraggiungere anche nausea, vomito e diarrea. In genere questi sintomi possono durare da una settimana a dieci giorni e possono essere più o meno gravi.
Misure di prevenzione
In questi ultimi anni a causa del Covid-19, si è sentito parlare spesso delle misure preventive da adottare per evitare di contrarre il virus. Anche in questo caso lavare spesso le mani con acqua e sapone o con disinfettante, coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce o evitare il contatto stretto con le persone ammalate può essere importante per contenere il virus. Inoltre, le mascherine chirurgiche sono un buon alleato soprattutto nei luoghi affollati o chiusi. Altra misura di prevenzione utile da adottare è il vaccino antinfluenzale. In questo modo il nostro corpo ha una copertura in più contro il virus e laddove ci si ammalasse, la forma influenzale potrebbe essere priva di complicanze.