Bonus 110%: quali saranno le scelte del governo Meloni?
Probabile depotenziamento del Superbonus dal 110% al 60-70%. Ecco cosa cambierà con il governo Meloni.
La prossima Legge di Bilancio potrebbe includere la revisione del Superbonus in modo da tutelare cantieri e pratiche aperte.
Il nuovo programma politico del Premier Meloni, ha previsto diverse strette agli aiuti statali, dal Reddito di cittadinanza al Superbonus (che sarà il tema principale di tale articolo). La prospettiva di apportare importanti tagli alla spesa pubblica sembra irremovibile per il presidente del Consiglio. Dopo il grande successo iniziale dovuto all’immissione del Superbonus, sono poi seguiti momenti di stallo, blocco dei cantieri, timori di dover pagare i lavori di tasca propria e le imminenti scadenze. Ma qual è la posizione che il governo ha preso in merito a tale bonus? La formula fin ora è stata riconosciuta con il termine 110%, è probabile che la percentuale, in questi messi possa ridursi fino ad arrivare al 60-70%. Ciò lascia presagire una minor generosità nei confronti degli sconti edilizi.
L’ipotesi della rimodulazione del Superbonus 110%
La prima bozza della Legge di Bilancio 2023 verrà resa nota con qualche settimana di ritardo, infatti tale documento sarà disponibile solo a metà/fine novembre. Uno degli argomenti principali, come già annunciato sarà l’intervento sulle detrazioni fiscali del 110% del Superbonus, messe a punto dal DL n.34/2020. Le incertezze in merito alla decisione sul futuro del Superbonus sono ancora tante, e tra i problemi che il governo sta cercando di risolvere ritroviamo:
- Cantieri bloccati a causa del blocco della cessione dei crediti edilizi;
- Ritardi accumulati che hanno lasciato i cantieri a metà e, coloro che non hanno completato almeno il 30% dell’intervento entro il 30 settembre 2022, non hanno più alcun accesso alla detrazione delle spese sostenute dopo il 30 giugno 2022;
- Aumento dei costi dei materiali;
- Responsabilità solidale sulla quale si è trovato rimedio solo nelle ultime settimane;
Come potrebbe cambiare il Superbonus
L’unica ipotesi accertata sulla quale al momento si discute è la riapertura dei termini per gli edifici unifamiliare con un’aliquota ridotta che arrivi ad almeno 60-70%. Non sarà facile arrivare ad una conclusione perché se parte dell’intento è di proteggere chi ha investito nel bonus 110%, dall’altra il Ministro dell’Economia e delle Finanze si ritroverà a fare i conti con una detrazione fiscale che al 30 settembre 2022 ha già prodotto oltre 56 miliardi di euro di detrazioni previste a fine lavori per i soli interventi di riqualificazione energetica.