Quoziente familiare Meloni, meno tasse alle famiglie con più figli: tutti i dettagli
Il governo Meloni ha emesso un piano per cercare di risolvere i problemi per famiglie e lavoro. Attenzione però, il quoziente familiare può riservare alcune spiacevoli conseguenze.
Le nuove manovre fiscali del governo Meloni si stanno per configurare giorno dopo giorno, tra queste si attende il quoziente familiare e il ricalcolo delle tasse per le famiglie con figli a carico. Di cosa si tratta? Quali sono i benefici dei provvedimenti fiscali per la famiglia? Quali sono i pericoli?
Cos’è il quoziente familiare e a cosa serve?
Si tratta di un termine che sta a indicare un sistema finanziario tramite il quale si può calcolare il coefficiente economico di un nucleo familiare. Tale dato si ottiene tenendo in considerazione il reddito familiare e il numero di persone che la compongono. Si introduce il quoziente familiare dividendo l’importo complessivo degli introiti della famiglia per la somma dei coefficienti attribuiti ad ogni membro.
In pratica, il governo Meloni sta cercando di incentivare la creazione di nuovi nuclei familiari pensando al futuro. Il calo demografico, infatti, continua a restare un problema importante in Italia, si tratta perciò di un argomento da non sottovalutare e che deve far riconsiderare la compatibilità tra famiglia e lavoro.
Per lo più si parla di una difficoltà che pesa maggiormente sulle donne che spesso si trovano a dover scegliere tra maternità e occupazione lavorativa. Una questione che non è da sottovalutare in quanto non si tratta di una questione banale ma una realtà molto radicata e fondamentale per lo sviluppo delle famiglie.
Proposte a sostegno delle famiglie
Il lavoro, anche femminile, è importante in quanto due stipendi in questo periodo sono necessari per il benessere e il corretto sostegno della famiglia. Per tale ragione sono nate alcune proposte anticipate in campagna elettorale da Giorgia Meloni, a partire dal quoziente familiare.
Oltre ai cambiamenti sociali che hanno cambiato la visione generale del mondo e della socialità, sono stati dei mutamenti anche nelle abitudini quotidiane. Tali trasformazioni hanno portato a pensare di più alla natalità che risulta sempre meno nel Belpaese. Basta pensare che, secondo le statistiche, ci sono state 399.431 nascite nel 2021. Un numero molto basso che rappresenta un vero e proprio record negativo in Italia.
Come funziona il quoziente familiare
Il nuovo Governo di centro-destra non sta pensando solo alle riforme per il sostegno delle famiglie in un momento di crisi del Paese. Da considerare c’è anche il calo demografico che rappresenta una vera emergenza. Lo sviluppo e il supporto dei nuclei familiari esistenti e soprattutto di quelli nascenti, si basa anche sulla formazione di posti di lavoro per i giovani.
Creare lavoro significa che i ragazzi possono staccarsi prima dalla famiglia originale formando un nuovo nucleo e aumentando la popolazione. Per ora si tratta di ipotesi partendo dalla programmazione annunciata dal premier Giorgia Meloni con il quoziente familiare, il miglioramento e ampliamento degli asili nido e l’Assegno unico.
Qual è l’obiettivo di tali passaggi e potenziamenti
Lo scopo principale del quoziente familiare e delle misure finanziarie in programma, è quello di incentivare la crescita demografica creando nuove famiglie. Le iniziative proposte devono ancora essere approvate in bilancio come tutte le promesse fatte per migliorare la qualità di vita degli italiani e l’andamento del Paese.
Il quoziente familiare è un sistema di tassazione che considera la reale potenzialità economica familiare. Ovvero una verifica che tiene conto dei redditi di ogni membro e dei figli a carico, quindi una valutazione del peso fiscale di ogni famiglia. Una rettifica di ciò che il Fisco ha fatto fino ad oggi tassando le famiglie senza tenere conto delle spese che devono sostenere e adattando le misure finanziare all’attuale situazione.
Quali sono i rischi di tali manovre fiscali
Anche nelle previsioni più rosee c’è sempre il rovescio della medaglia da considerare. Quali sono i rischi che si potrebbero configurare con l’attuazione del quoziente familiare? Uno di questi è che tale procedura vada a premiare chi ha redditi più alti producendo un effetto contrario a quanto sperato ovvero limitare il lavoro delle donne.
Tale preoccupazione nasce dal fatto che il lavoro femminile, generalmente, viene pagato meno di quello maschile seppur a pari merito. Questo significa che una tassazione con uguale aliquota potrebbe favorire i redditi più elevati. Spieghiamo meglio. Una famiglia che presenta uno dei coniugi senza lavoro e il secondo che recepisce un mensile discreto con un regime agevolato. sarebbe favorita rispetto a un’altra in cui tutti e due i componenti della coppia lavorano.
Non risulta quindi semplice regolare i conti per essere equi con ogni tipologia di famiglia e situazione economica. Secondo il premier Meloni, che parlo di questo possibile sistema di regolazione delle imposte per i nuclei familiari in campagna elettorale, non si dovrebbero superare i 6 miliardi di euro. Un importo notevole che influisce sul bilancio e non è facile da inserire anche se, secondo il Presidente del consiglio sarebbe meno impattante delle somme stanziate per i bonus. Attendiamo aggiornamenti in merito.