I clienti di molti operatori telefonici stanno segnalando i cambiamenti di contratto unilaterali che andranno ad aumentare notevolmente il costo della propria tariffa. L’antitrust e Arera si sono immediatamente attivati per supervisionare la situazione.
Gli operatori che hanno deciso di modificare i costi delle proprie tariffe sono davvero tanti e per Codacons la situazione è preoccupante, soprattutto considerando che, secondo i dati, i costi arriveranno ad aumentare superando anche i 70 euro all’anno.
Da qualche tempo il Codacons ha cominciato a ricevere tantissime segnalazioni riguardanti i cambi contrattuali unilaterali che hanno aumentato i costi delle tariffe telefoniche. Secondo le aziende queste modifiche servirebbero a fronteggiare i rincari dell’energia.
Questi avvenimenti hanno fatto immediatamente scattare l’allarme da parte del Codacons, che insieme ad Arera e all’Antitrust si sono occupate di gestire la questione delle modifiche unilaterali prese da Windtre, Vodafone, Fastweb e Tim.
Nel recente comunicato il Codacons ha spiegato: “Le società, appellandosi alle mutate condizioni del mercato e all’esigenza di garantire un adeguato livello del servizio, stanno modificando in ordine sparso le condizioni economiche applicate ai propri clienti, disponendo aumenti che vanno da pochi centesimi di euro fino a quasi 6 euro al mese”.
I contratti modificati unilateralmente dalle aziende comprendono aumenti che vanno a colpire non solo i servizi telefonici, ma anche l’invio delle fatture, ad esempio:
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha commentato la situazione così: “Rincari che arrivano a sfiorare in alcuni casi i 72 euro all’anno. Incrementi che, secondo le società telefoniche, sarebbero da attribuire all’attuale situazione economica, ma che a nostro avviso non appaiono proporzionati ai maggiori costi realmente in capo agli operatori, e sembrano più una strategia di marketing tesa ad aumentare le loro casse”.