Ecco le nuove regole che chi ha un riscaldamento autonomo deve rispettare. In caso di inottemperanza di tali regole scattano multe salate.
In questo articolo osserveremo le nuove leggi 2022/2022 in merito al riscaldamento autonomo.
Siamo quasi giunti alla stagione più fredda dell’anno e caro bollette o no, i cittadini pensano ai miglior modi per riscaldare la propria abitazione. Ma attenzione perché per i possessori di riscaldamento autonomo scattano nuove regole. Prima di conoscere per bene quali norme bisogna rispettare, facciamo chiarezza sulle differenze tra riscaldamento autonomo o centralizzato:
Ma veniamo a noi, una volta comprese le differenze, quali sono le nuove norme che i possessori di riscaldamento autonomo devono osservare? Stando alle nuove norme del 2022/2023 chi ha questo tipo di riscaldamento non potrà accenderlo per tutto il tempo che vuole e quando vuole. Infatti, il periodo di accensione dei riscaldamenti è stato ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento che fa fede a questa stagione invernale, è stato accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio. Anche scegliere la temperatura voluta non sarà più possibile. La temperatura dovrà rispettare un massimo di 19 gradi.
Al fine di accertarsi che le norme vengano osservate, sono stati indetti continui controlli per valutare che tempi e temperature restino nella norma. Per i trasgressori sono state imposte delle multe che partono dalle 500 euro ai 3.000 euro. Queste nuove leggi rientrano nel Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas. Con tale piano il Ministero della Transizione Ecologica ha reso note tutte le regole da seguire dal 6 ottobre 2022, per l’autunno e l’inverno a fronte della crisi energetica che, purtroppo, interessa il nostro Paese.