Legge 104, le agevolazioni sul mutuo e sulle rate che tutti devono conoscere
La Legge 104 offre tantissimi vantaggi alle categorie di persone più fragili, sostenendo il potere di acquisto dei beneficiari e sostenendo alcune spese. Tra i vantaggi da conoscere compare sicuramente il mutuo e le relative iniziative.
I disabili titolari della Legge 104 inoltre possono accedere in via preferenziale all’iniziativa Plafond Casa, disponibile dal 2013 e che garantisce un aiuto nell’acquisto di immobili residenziali o alla loro ristrutturazione.
Plafond Casa: in cosa consiste l’iniziativa
I disabili hanno accesso ai vantaggi della Legge 104 possono godere della priorità per richiedere il fondo, nato dalla convenzione tra la Cassa Depositi e Prestiti e l’Associazione Bancaria Italia, che è rivolto a tutti i cittadini interessati a finalizzare acquisti di immobili o a procedere alla ristrutturazione per migliorarne l’efficienza energetica.
Oltre ai disabili le priorità verranno date alle giovani coppie sposate e alle famiglie numerose che hanno almeno 3 figli a carico. Il fondo ha ottenuto risorse pari a 3 miliardi e consente di ottenere un sostegno consistente che permette una notevole riduzione dei costi.
Questo fondo permette di ottenere un mutuo a tasso agevolato o variabile (dalla durata di 10, 20 o 30 anni) ed avere accesso a:
- 100 mila euro per le ristrutturazioni
- 250 mila euro per l’acquisto di un immobile residenziale
- 350 mila euro per l’acquisto di un immobile e la relativa ristrutturazione
Mutuo agevolato, come richiederlo e sospenderlo
Per richiedere il mutuo bisogna compilare il modulo presso le banche aderenti all’iniziativa, allegando i certificati medici che attestino la condizione di salute con la quale si può procedere alla richiesta prioritaria o allo stato di famiglia nel caso in cui si abbiano 3 o più figli.
Per accedere al fondo non è obbligatoria la presentazione dell’ISEE, sono ammessi alla sospensione i mutui fino a 400 mila euro, anziché 250 mila, i mutui già ammessi alla garanzia del Fondo “Prima casa” possono aderire alla sospensione del pagamento delle rate ed infine non si tiene conto delle sospensioni già concesse su mutui per i quali, al momento in cui viene presentata l’istanza, sia ripreso il regolare ammortamento delle rate per almeno 3 mesi.
La sospensione è prevista per alcune situazioni limite e può prevedere la posticipazione del pagamento delle rate da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 18.
I casi previsti, che vanno comunicati alla banca con cui si ha il mutuo, possono comprendere:
- cessazione del rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, oppure dei rapporti lavorativi di cui all’art. 409 del cpc;
- morte;
- disabilità grave o condizione di non autosufficienza dell’intestatario o di uno dei cointestatari del contratto del mutuo;
- sospensione del lavoro per un periodo di almeno 30 giorni;
- riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni.