Stop alla vendita di auto a benzina e diesel: ora c’è una data
Niente più auto a benzina nel 2035: questa è la richiesta della Commissione Europea per ridurre le emissioni nocive dei veicoli leggeri.
La decisione è rivolta verso un obiettivo ben preciso: raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Dopo un’accurata conferenza tra il trilogo Eurocamera, Consiglio Ue e Commissione, sono state tirate le sorti di un argomento che ancora oggi pare come uno dei più importanti da sostenere: il cambiamento climatico. A partire dal 2035 non potranno più essere vendute auto di nuova produzione a combustione interna. In questo caso parliamo di auto diesel o benzina che hanno contribuito, insieme alle altre problematiche ambientali, ad aggravare la questione ambientale. Ad intervenire, infatti, è proprio Pascal Canfin, presidente della commissione Ambiente del parlamento Ue che si è pronunciato anche in merito ad una delle conseguenze più delicate, l’occupazione: “Stiamo anche avviando un processo per avere nel 2025, dopo una precisa valutazione delle esigenze finanziarie, un Fondo di transizione dedicato ai dipendenti del settore e nel 2023 una nuova legge accelererà la diffusione delle flotte aziendali”.
Incentivi normativi per i veicoli a zero emissioni
L’intesa creata tra i tre membri che hanno preso tali decisioni, ha stabilito anche una serie di incentivi normativi rivolti ai veicoli a zero (o basse) emissioni fino al 2030. Per i produttori che raggiungono determinati parametri di riferimento per le vendite di veicoli a zero emissioni, potrà essere premiato con obiettivi di C02 meno severi. La Commissione avrà il compito di valutare attentamente i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi tenendo conto degli sviluppi tecnologici (anche per le tecnologie ibride).
Costruzioni all’avanguardia per combattere il cambiamento climatico
Nonostante la decisione non sia ancora definitiva, i continui incontri e le parole dei membri della Commissione ci fanno ben sperare. L’intesa politica giunta al trilogo deve ancora essere approvata ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. A tal proposito, il ministro dell’Industria e del Commercio, Jozef Sikela ha affermato: “Questo accordo aprirà la strada a un’industria automobilistica moderna e competitiva nell’Unione europea. Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo rimanere all’avanguardia nell’innovazione. Credo che possiamo trarre vantaggio da questa transizione tecnologica. La tempistica prevista rende gli obiettivi raggiungibili anche per le case automobilistiche”.