Oberato di debiti, c’è la soluzione: in pochi lo sanno
C’è una data che tutti coloro che sono alle prese con troppi debiti e si chiedono come possono fare, devono necessariamente segnare con molta cura sul calendario. Nel mese di agosto del prossimo anno entreranno – infatti – in vigore le nuove soluzioni per il sovraindebitamento contenute nel Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza. Vediamo di saperne di più…
Si tratta – in poche parole di quello strumento che promette il risanamento di chi è crisi anziché l’espulsione dal mercato. Tutte le soluzioni…
La grande novità
Nonostante la denominazione, questo nuovo pacchetto normativo non si rivolge solo agli imprenditori, ma anche ai contribuenti privati affogati dai debiti. E questa sì che è una grande novità!
Dati alla mano emerge -infatti- che molte crisi economiche personali traggono le origini dai troppi pagamenti a rate, con tanto di interessi per attivare il finanziamento, a cui non sempre- purtroppo- si riesce a fare fronte fino al vero e proprio fallimento. A dimostrazione delle nuove intenzioni del legislatore c’è anche una piccola attenzione, ovvero il cambiamento di denominazione dal momento che il Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza prende direttamente il posto della legge fallimentare . E così- finalmente- proprio la parola fallimentare scompare dal vocabolario.
Gli obiettivi
Obiettivo centrale e precipuo di questo complesso di norme è rendere ben più efficaci le procedure per chi è alle prese con crisi da sovraindebitamento. Le nuove regole si occupano- in poche parole- di una serie di punti centrali, tra cui l’elaborazione di principi generali, il coordinamento organico tra la disciplina concorsuale e quella societaria con attenzione ai gruppi d’imprese, l’estensione dell’area delle imprese soggette all’obbligo di dotarsi di un sindaco o revisore, la contestuale disciplina della crisi dell’impresa e di quella del debitore civile, la maggiore responsabilizzazione degli organi di gestione e di controllo, la previsione di forme di esdebitazione anche automatica e la previsione di nuove responsabilità dei professionisti.
Poi tratta anche la riduzione delle ipotesi di prededuzione e la riduzione della durata delle procedure concorsuali, la riunificazione dei diversi procedimenti per l’apertura delle procedure di risoluzione della crisi o dell’insolvenza in un unico procedimento, la semplificazione dei criteri di quantificazione del danno nelle azioni di responsabilità verso gli organi di gestione e controllo, la semplificazione o unificazione dei vari riti processuali, la semplificazione o unificazione del sistema notificatorio con modalità telematiche.
Un ruolo centrale per l’ Ocri
Un ruolo centrale sarà – dunque- ricoperto dell’Ocri, l’organismo di composizione della crisi di impresa, incaricato di fornire un aiuto concreto al contribuente alle strette con i creditori. Creato di volta in volta presso le Camere di commercio, è composto da tre membri appartenenti a un Albo speciale e nominati dal tribunale, dal presidente della Camera di commercio e dall’associazione di rappresentanza dell’imprenditore.
Come funziona
L’organismo si incarica in poche parole di creare un percorso di risanamento ma di assenza di collaborazione, il procedimento viene in men che non si dica interrotto e gli atti inviati al pubblico ministero per l’apertura della definitiva procedura di liquidazione giudiziale.