Menù al ristorante, è reato se manca questa cosa…
Siamo al ristorante, magari pure in dolce compagnia. Vogliamo fare bella figura. Guardiamo il menù ma c’è qualcosa che non quadra… E quel qualcosa manca, occhio, perché sarebbe reato! Ma di che cosa stiamo parlando?
Che cosa non deve mai e poi mai mancare nel menù di ogni ristorante che si rispetti?
Occhio ai diritti e agli obblighi
Cominciamo con il dire che quando si stipolano contratti di operazioni dal punto di vista finanziario di un certo peso bisogna sempre informarsi sugli effetti che producono, così come riguardo i diritti e gli obblighi che comportano. Ad esempio, un obbligo estremamente importante nelle relazioni e trattative tra privati è quello posto dall’articolo 1337 del codice civile. Questa norma rende obbligatorio il principio di buona fede e correttezza tra le parti. La ripercussione pratica di questo principio è che, durante le trattative contrattuali, tra le parti sorgono degli obblighi informativi che devono essere sempre rispettati come si deve!
Occhio se li violi
Questi obblighi informativi, se violati, non portano solo ad illeciti civili, e quindi a possibili risarcimenti del danno, ma anche a veri e propri reati, entrando in ambito penale. Insomma, non c’è da scherzare!
Ad esempio, di recente la Cassazione ha ritenuto un agente immobiliare colpevole del reato di truffa. Questo perché non aveva comunicato al proprio cliente che l’immobile che stava per acquistare era privo del certificato di abitabilità. Allo stesso modo, con la recente sentenza numero 4735, la Cassazione ha ritenuto che ci fosse reato se dal menù del ristorante non risultassero delle informazioni molto importanti per i clienti. Quali per esempio?
Il ristoratore furbetto
Il caso specifico e che vi vogliamo raccontare è quello di un ristoratore che offriva ai clienti, tramite il menù, dei prodotti surgelati senza- però-segnalare questa loro qualità tramite l’apposito e obbligatorio asterisco. I giudici ricordano poi che nel momento preciso in cui il personale di sala porge ai clienti il menù del ristorante si concretizza una vera e propria proposta contrattuale. Dunque, essa deve necessariamente rispettare tutta una serie di regole, anche di tipo informativo. Tutto chiaro fino qui? Bene, allora proseguiamo…
E’ un vero reato
Vi diciamo ora- senza tanti giri di parole- che l’assenza dell’asterisco accanto all’offerta dei prodotti surgelati può configurare un vero e proprio reato. Si tratta – nello specifico- dell’articolo 515 del codice penale, cioè la frode in commercio. La legge punisce questo comportamento con la reclusione fino a 2 anni e una multa che può arrivare a 2.065 euro. Il codice penale punisce, in poche parole, il ristoratore che offre nel menù un prodotto che sembri fresco, dal momento che non segnalato come surgelato dall’asterisco, che è il simbolo che ce lo indicherebbe in tale direzione, ma che- in realtà- risulti- a conti fatti- essere congelato. Si tratta-in sostanza- di un prodotto qualitativamente diverso da quello fresco, e la sua offerta al pubblico, senza debita segnalazione, può portare, pertanto- al già poco fa menzionato- reato di frode in commercio.