Residenza in Italia, chiunque ne ha diritto: come ottenerla
Il funzionamento della residenza fissa in Italia, chi ha diritto alla residenza e come funziona per i senza fissa dimora o senza tetto.
In questo articolo risponderemo ad uno dei quesiti per cui non sempre si hanno le idee ben chiare, ovvero quello riguardante la residenza di persone che non hanno un’abitazione fissa.
Per residenza intendiamo il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Diversamente dalla dimora, però, che rappresenta il luogo in cui il soggetto si trova occasionalmente, la residenza invece ha valenza giuridica. In Italia, la residenza può riferirsi ad un solo comune per poter beneficiare dell’iscrizione alle liste elettorali e di tutti gli altri benefici fiscali e legali cui hanno diritto i residenti di un determinato comune. La residenza viene richiesta a partire dal soddisfacimento di requisiti minimi volti a dimostrare di essere stabilmente presente nell’abitazione. Nel momento in cui è stato chiarito cosa s’intende per residenza, bisogna ora rispondere alla domanda di apertura dell’articolo. Come funziona per i senza tetto e per i senza fissa dimora?
Senza fissa dimora
Una persona senza fissa dimora si sposta da un Comune all’altro senza avere un punto di riferimento in particolare. Nonostante ciò, chi è senza fissa dimora ha comunque il diritto di iscriversi all’ufficio anagrafe di un qualsiasi Comune sotto un indirizzo fittizio. Questo per poter esercitare i propri diritti civili e sociali come ad esempio il diritto al voto e il diritto ai servizi di assistenza e di cure medico sanitarie. Contrariamente a quanto possiamo immaginare chi è senza fissa dimora non va confuso con la figura del senza tetto. La persona che non ha fissa dimora e che non può indicare, al momento della richiesta di iscrizione all’anagrafe, un luogo di dimora abituale presso il quale sia accertabile la propria presenza, deve fornire gli elementi necessari allo svolgimento degli accertamenti atti a stabilire la sussistenza del domicilio. In mancanza di domicilio si considera residente nel comune di nascita. Pertanto, chi non ha una casa può fissare la propria residenza presso terzi, in questo caso parenti o amici.
Senza tetto
Analogamente alla prima categoria analizzata, i senza tetto sono persone senza fissa dimora ma che si differenziano dal fatto che scelgono di vivere volutamente in strada o in sistemazioni di fortuna. I senza tetto dormono su una panchina o alla stazione, il più delle volte senza avere una sistemazione stabile. Proprio perché l’iscrizione all’anagrafe comunale è un diritto di ogni cittadino, anche agli homeless spetta tale compenso. Per far si che tale iscrizione vada a buon fine, l’ufficio anagrafe ha bisogno di tutta una serie di informazioni per concedere la residenza. La necessità spinge a registrare una via dove si trova il vagone, la panchina o il cavalcavia dove la persona in questione può essere reperibile per le comunicazioni ufficiali.