Pensione e Legge 104: accesso anticipato all’assegno
Accedere alla pensione può essere davvero un procedimento assai complesso, ma con la Legge 104 si può accedere in anticipo all’assegno? Come stanno davvero le cose? Scopriamolo insieme…
Com’è noto, molto spesso accedere alla pensione può essere davvero un’ardua impresa ma con la Legge 104 è possibile accedere all’assegno pensionistico in anticipo? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo per allontanare tanta confusione…
L’ Ape Social
Cominciamo con il dire che sì, è possibile accedere all’assegno pensionistico in anticipo se si è dipendente pubblico oppure privato che assiste un componente della famiglia con una disabilità. Il DL numero 4/2019 sancisce alcune soluzioni per quanto concerne le pensioni per coloro che usufruiscono della Legge 104 e che -quindi- aiutano un proprio familiare con disabilità. E una di esse è l’Ape Social che consente di accedere all’assegno pensionistico in anticipo a quelle persone che aiutano una persona di famiglia che percepisce l’indennità di accompagnamento e/o disabile con Legge 104.
I requisiti richiesti
È possibile usufruire della misura appena citata solo se si ha sessantatré anni, se l’incarico di lavoro è terminato, se non si è titolare di altre pensioni e se si hanno almeno trent’anni di contributi versati. È poi possibile fare domanda per l’Ape Social se si è madre o padre di un figlio con disabilità oppure se si è caregiver. Ma in quest’ultimo caso, il il lavoro deve essere fatto con costanza per sei mesi ad una delle seguenti figure: marito/moglie o convivente, oppure ad un familiare di primo grado.
Vi è- però- anche un’altra possibilità per richiedere l’Ape Social, ovvero quella di essere un parente di 2° convivente, oppure se il proprio genitore o marito e/o moglie ha una patologia grave ed ha un’età superiore a settant’anni.
E ora la domanda che molti- e pure giustamente- si faranno: l’Ape Social può essere compatibile con il bonus da 150 euro?
Come stanno davvero “le cose”? Che cosa dice in merito la Legge?
A quanto pare sì ma vi sono dei limiti a livello di reddito e in questo caso è bene consultarsi con l’ INPS!
Come funziona
Per accedere all’Ape Social è necessario fare domanda all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. È possibile inoltrare la richiesta in tre modi. Il primo consiste in quello di accedere al sito dell’Istituto con le proprie credenziali, mentre il secondo chiamando l’INPS tramite il Call Center. L’ultima modalità è quella di recarsi ad un CAF.
Nel corso dell’anno vi sono tre date in cui poter presentare la domanda, ovvero: il 31.03, il 15.07 e il 30.11. Tutti coloro che presenteranno la richiesta entro le date appena citate riceveranno una risposta entro e non oltre il 30.06, 15.10 e 31.12.
Altre possibilità
L’Ape Social, tuttavia, non è l’unica opzione per accedere alla pensione in anticipo grazie alla Legge 104. Difatti esiste anche la possibilità di accedere all’assegno pensionistico anticipatamente sia in caso di malattia che di invalidità.
Per quanto concerne il primo caso, l’assegno pensionistico anticipato con la 104 è valida per le persone che hanno un’invalidità che va dall’ottanta per cento in poi. Tale possibilità è data a coloro che lavorano nel privato e che terminano la loro attività di lavoro compiuti i sessanta anni, per gli uomini, e i cinquantacinque per le donne.
Ma attenzione dal momento che tali dipendenti devono aver versato almeno venti anni di contributi. Per quanto riguarda- invece- i dipendenti pubblici è possibile accedere all’invalidità permanente e assoluta.
In questo caso lo possono fare con cinque anni di contributi versati e tre di questi cinque devono essere stati versati nei cinque anni precedenti all’insorgenza dell’inabilità. Ovviamente, per ricevere questo tipo di pensione anticipata è necessario sottoporsi ad alcuni controlli esercitati da una commissione medica.
Quota 41 e non solo…
Oltre alle possibilità vista in precedenza, vi è anche quella di andare in pensione anticipata con la Legge 104 in aggiunta alla maggiorazione contributiva. Tale maggiorazione consente di andare in pensione in modo più semplice, ma bisogna- comunque sia- avere un’invalidità superiore al settantaquattro per cento. Essa consente a coloro che lavorano nel pubblico oppure nel privato di richiedere all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale massimo due mesi di contributi. E il massimo è di cinque anni in totale.
Tale modalità aumenta di fatto i contributi e facilita il calcolo della somma dell’assegno pensionistico grazie alla metodologia retributiva per coloro che lasciano il lavoro.
Un’altra modalità con cui si può accedere alla pensione anticipata insieme alla Legge 104 è la Quota 41. Tale possibilità è data ai caregiver, oppure alle persone con disabilità. Vi è però un importante requisito da rispettare. Quale? In pratica è assolutamente e tassativamente necessario aver maturato un anno di contributi prima di aver compiuto diciannove anni. Tale procedimento- poi- è riferito soltanto ad alcuni soggetti, dunque ai lavoratori precoci, di conseguenza chi non rispetta tale requisito non può accedere a questa misura.