Che cosa succede se non paghiamo le bollette: meglio saperlo prima
Quando non si pagano gas o luce entro la data di scadenza della bolletta i fornitori, per cercare in qualche maniera di tutelarsi, hanno tutto quanto il diritto di inviare al cliente una comunicazione con un bel sollecito di pagamento. Ma poi che cosa succede?
L’invio non è comunque immediato, dal momento che si hanno un paio di giorni per saldare, prima che venga inviato. Ma vediamo meglio insieme i dettagli della questione…
Occhio alle more e…
Siete in ritardo con il pagamento della bolletta di luce e di gas? Ok, niente panico e sangue freddo: una volta può capitare a tutti, no? Ma cerchiamo di non farlo perché, sebbene la soluzione c’è, esiste comunque il concreto e reale rischio di dover sborsare poi più soldi del previsto. In che senso?
Ok, abbiamo ancora dei giorni per pagarle, prima che ci arrivi una nota da parte dei fornitori, con tanto di sollecito, ma non per questo motivo dobbiamo – come si suol dire- ” dormire sugli allori”, ma -al contrario-metterci in men che non si dica in moto, per pagare.
Difatti quando ci arriverà la famosa lettera, in aggiunta ai costi della bolletta verranno addebitati gli interessi di mora che- ed è bene dirlo molto chiaramente- variano a seconda del mercato, libero o maggior tutela. In particolare per il Mercato tutelato il tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea che è aumentato del 3,5%, mentre per quanto concerne il Mercato libero sono previsti gli interessi di mora più le spese previste dal contratto.
Come si comportano i fornitori
I fornitori non si basano- però- sul numero di bollette non pagate, con il caso limite del distacco anche con una sola non pagata. Quello che conta è il periodo di tempo che trascorre dal termine di pagamento. Difatti spesso, prima di interrompere la fornitura, come se- in pratica- fosse un preavviso di sospensione, il fornitore riduce la potenza da remoto al 15% del suo valore, indicandolo sul display dell’apparecchio con “fattore K 15%”. Per tornare al 100% si deve poi necessariamente pagare la bolletta in sospeso e comunicarne poi immediatamente l’avvenuto pagamento.
Nei casi più difficili, che cosa può accadere?
Se anche dopo il sollecito e la riduzione della potenza, la bolletta non viene pagata, il fornitore può inviare una raccomandata che specifica il termine ultimo di pagamento prima della sospensione della fornitura. Se si continua a non pagare, dopo 15 giorni la fornitura verrà sospesa, come stabilito dalla normativa sulla morosità. In ogni caso i fornitori non possono sospendere le forniture senza preavviso ai clienti. Tutto chiaro fino a qui?
Come può e non può avvenire la sospensione
La sospensione dei servizi erogati – lo ribadiamo ancora onde evitare il crearsi di sciocchi e assai nocivi fraintendimenti- non possono avvenire senza preavviso e in qualsiasi caso mai durante i giorni festivi o prefestivi. Ma ora i molti si staranno chiedendo con molta probabilità dove si pagano le bollette scadute… Beh, si pagano come e dove le paghiamo abitualmente a meno che non sia stato rifiutato dalla banca l’addebito diretto sul conto per mancanza di disponibilità.