A quanto pare esistono sia requisiti che modalità per mettere- per così dire- una bella croce sul denaro dovuto. Scopriamo meglio i dettagli insieme…
Cancellare ogni debito, senza dare nulla: un sogno o un’utopia? A quanto pare no! Ecco come funziona l’esdebitazione. Gli italiani sono tutti orecchie!
Cancellare ogni debito senza dare nulla in cambio o doversi accordare con i creditori per corrispondergli una minima utilità è qualcosa di infattibile? A quanto pare no dal momento che è una possibilità- da molti ancora sconosciuta- prevista espressamente dalla legge a patto- quindi occhio- che il debitore sia una persona fisica, che risulti privo della benché minima risorsa e che sia considerato meritevole della misura. Pertanto non deve aver commesso frodi o doli nella formazione dei debiti. Tutto chiaro fino a qui? Ma vediamo meglio come funziona ” il tutto” nel dettaglio…
In pratica quando non si dispone della liquidità per saldare i creditori, nemmeno in prospettiva futura, si può ottenere dal giudice la cancellazione dei debiti a seguito di una procedura denominata espressamente “esdebitazione senza utilità”. Ed è proprio grazie ad essa che chi è assolutamente indigente viene liberato da tutte le obbligazioni, anche quelle prettamente fiscali. E udite udite, anche il ludopatico patologico è “meritevole” di accedere alla misura, se- e solo se- incensurato.
In poche parole la legge 176/2021 viene incontro a chi, senza averne colpa, è in condizione di sovraindebitamento e non possiede patrimoni mobiliari o immobiliari per onorare gli impegni.
L’esdebitazione dell’incapiente può essere concessa una volta sola nella vita ed è- a onor del vero- la completa liberazione dai propri debiti senza contropartite.
Attenzione -però- dal momento che l’obbligo torna a rivivere solo se, nei 4 anni successivi alla misura, sopravvengono utilità tali da consentire il pagamento di almeno il 10% dei debiti contratti. Per ottenerla è necessario di un intervento da parte del OCC , ovvero l’ Organismo di Composizione della Crisi, che rediga una relazione sullo stato delle cose da sottoporre al vaglio del tribunale.
Ma che cosa deve indicare tale relazione? Le cause dell’indebitamento in primis, poi deve esporre le ragioni dell’incapacità del debitore di adempiere le obbligazioni assunte, nonché valutare completezza e attendibilità della documentazione a corredo della domanda. Quest’ultima- a sua volta – deve necessariamente riportare tutti i creditori, con le relative somme dovute, l’elenco degli atti di straordinaria amministrazione degli ultimi 5 anni, la copia delle dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre, nonché l’ indicazione di eventuali stipendi, pensioni e altre entrate del richiedente e del nucleo familiare del quale fa parte.