Reddito di cittadinanza, una pessima notizia: chi deve restituirlo
Reddito di cittadinanza, il Governo Meloni vuole combattere i “furbetti” potenziando i controlli. Molti non riceveranno più l’importo mensile percepito fino a oggi e dovranno restituire ciò che hanno percepito indebitamente.
Vita dura ai furbetti del reddito di cittadinanza
Giorgia Meloni e il governo appena formato, ha subito messo in atto le verifiche per ristabilire l’ordine per quanto riguarda le agevolazioni finanziare e, in particolare, il reddito di cittadinanza. La leader di Forza Italia ha dato molta importanza già in precedenza, alle truffe legate al rdc. Queste, infatti, sono costate care allo Stato, i dati parlano di 288 milioni di euro pagati ingiustamente a persone che non ne avevano diritto.
Il governo di centrodestra ha le idee chiare in merito e sta mettendo in atte tutte le iniziative per togliere il reddito di cittadinanza ai soggetti che sono in grado di lavorare. Tra le modalità per farlo ci sono queste opzioni:
- Modificare la legge sul reddito di cittadinanza pur mantenendolo attivo ma solo per le persone fragili che non possono lavorare. Si tratta di un diritto acquisito quindi chi ne è già titolare continuerà ad averlo fino alla scadenza stabilita in 18 mensilità o fino al momento dovute alla mancanza di rispetto degli obblighi indicati nella normativa vigente.
- Applicare ciò che prevede la normativa potenziando il tracciamento delle offerte di lavoro in modo da poter fermare immediatamente il reddito di cittadinanza a chi rifiuta due proposte di impiego o già alla prima offerta nel caso in cui, l’interessato, abbia percepito il rdc da oltre 12 mesi.
- Incrementare i controlli in modo da non versare il reddito di cittadinanza alle persone che non rispettano la normativa. Ad esempio, tutti coloro che mentre percepiscono l’aiuto statale svolgono lavoro nero. La Guardia di Finanza sta già operando su tutto il territorio ma ancora sono tanti i soggetti non in regola da scoprire per evitare ulteriori frodi allo Stato.
Leggi severe per chi truffa lo Stato
La legge prevede punizioni esemplari per chi truffa lo Stato e per coloro che omettono di dichiarare l’inizio di un’attività di lavoro autonomo o dipendente. La comunicazione deve essere data almeno un giorno prima del via della nuova impresa. Tale regola è stata modificata di recente grazie alla Legge di Bilancio 2022, prima di tale evento la comunicazione doveva essere fornita entro il 30° giorno dalla data di avvio dell’attività autonoma.
Coloro che non rispettano la normativa perdono subito il diritto a ricevere il reddito di cittadinanza e deve impegnarsi obbligatoriamente a rendere allo Stato tutte le mensilità ricevute indebitamente. La cifra da rendere viene calcolare sui giorni in cui non sono stati dichiarati i redditi percepiti.
Reddito di cittadinanza, scopri se dovrai restituirlo
Dalle promesse elettorali fatte dal governo in carica, chi ha percepito il reddito di cittadinanza non dovrà restituirlo se è in regola con la relativa normativa. Ci sarà, però, una riforma del rdc che continuerà ad esistere fino al termine ultimo di 18 mensilità senza possibilità di rinnovo se il governo Meloni deciderà di fermarlo.
I casi in cui il reddito di cittadinanza verrà tolto e dovranno essere restituite le mensilità percepite sono indicate chiaramente nel decreto legge 4/219, art. 7, in cui si parla delle sanzioni indicate per due tipi di reati. Tali multe vengono applicate ai soggetti interessati oltre a revocare il diritto al contributo statale e ad applicare l’obbligo di restituzione degli importi ricevuto con efficacia retroattiva.
Tali reati e condizioni sono:
- ricevere ingiustamente il rdc presentando documenti e dichiarazioni falsi che attestano condizioni non reali oppure omettendo informazioni necessarie. In questi casi vengono applicate le sanzioni di decadenza e restituzione delle somme versate dallo Stato. Inoltre si prevede anche la reclusione per frode da 2 a 6 anni di durata;
- omettere la comunicazione di variazione di redditi e patrimonio seppure provenienti da attività irregolari, informazioni importanti e utili per la revoca o riduzione del reddito di cittadinanza. In questo caso la reclusione è prevista da 1 a 3 anni.