Il farmaco che abbatte il colesterolo con 2 dosi l’anno: via libera
Il farmaco, la cui rimborsabilità è stata approvata dall’AIFA, è in grado di dimezzare i livelli di colesterolo a bassa densità (LDL-C, più comunemente, “colesterolo cattivo”), che è la principale causa dell’aterosclerosi, he è- tra l’altro- la patologia vascolare più diffusa al mondo. Ma di quale si tratta?
AGI – Con la Gazzetta Ufficiale del 3 ottobre è stata approvata da AIFA la rimborsabilità per Inclisiran, farmaco decisamente innovativo, indicato negli adulti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue, incluso il colesterolo). Vediamo di scoprirne qualcosa di più…
Un farmaco miracoloso
Il farmaco, prescrivibile esclusivamente dallo specialista, viene somministrato da un operatore sanitario con due iniezioni all’anno, per via sottocutanea. Dopo la prima iniezione, la dose successiva viene somministrata a distanza di 3 mesi e- in seguito- ogni 6 mesi. Esso, interferendo con l’RNA messaggero, è fortemente e puntualmente in grado di dimezzare i livelli di colesterolo a bassa densità (LDL-C, più comunemente, “colesterolo cattivo”),che – per chi non lo sapesse- la causa numero uno dell’aterosclerosi, la patologia vascolare più diffusa al mondo e responsabile di eventi coronarici e cerebrovascolari acuti come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale.
E’ una vera innovazione terapeutica
“Si tratta di un’innovazione terapeutica che riteniamo abbia il potenziale per superare le attuali sfide all’aderenza e persistenza alla terapia, in quanto il nuovo farmaco comporta anche un vantaggio in termini di posologia rispetto ai farmaci già disponibili, grazie alla somministrazione sottocutanea su base semestrale”, ha dichiarato Furio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO). E i pazienti lo ringraziano per aver dato loro una notizia tanto bella e importante!
E’ possibile prevenire alcuni eventi cardiovascolari
“Sappiamo che le malattie cardiovascolari restano la principale causa di decesso nel mondo e provocano più decessi di tutti i tumori messi insieme ” ha commentato anche Emanuela Folco, della Fondazione Italiana per il Cuore, che ha poi tosto aggiunto: ” Per fortuna, sappiamo anche che è possibile prevenire l’80% degli eventi cardiovascolari con un’adeguata azione di prevenzione, favorendo la consapevolezza dei reali fattori di rischio modificabili da tenere sotto controllo, e ottimizzando la presa in carico del paziente con percorsi che facilitino l’aderenza del paziente”.
Si investe sempre più nelle ricerca
“Siamo orgogliosi di portare oggi questa innovazione ai pazienti che soffrono di ipercolesterolemia” ha dichiarato Valentino Confalone, amministratore delegato di Novartis Italia, che poi ha anche voluto sottolineare: “Le patologie cardiovascolari rappresentano un ambito dove c’è un bisogno insoddisfatto ancora molto significativo e dove abbiamo una legacy di 30 anni…”.
E pare che sia questo- dati alla mano– il nodo cruciale della questione, alquanto spinosa, come- infatti- poco dopo lo stesso ha rivelato: “Proprio in virtù di questa legacy, continuiamo a investire nella ricerca per trovare soluzioni sempre più innovative, come ad esempio i sirna che sono in grado di agire “a monte”, interferendo cioè con la produzione di proteine che causano le malattie. Oggi questa tecnologia è applicata all’ipercolesterolemia, ma prevediamo in futuro di impiegarla anche nel trattamento di altre patologie”.