Conti correnti, arriva la “bomba”: cosa accadrà ai nostri soldi, un salasso
Che cosa dovremo aspettarci per quanto riguarda i nostri conti correnti a breve a seguito della non solo della guerra effettiva in Ucraina ma anche degli effetti delle sanzioni e altro? Ci sono altri problemi da dover risolvere ed ennesimi grattacapo che ci toglieranno il sonno durante la notte?
Il futuro non troppo roseo dei nostri conti correnti è un dato di fatto. Ergo, dovremmo averci fatto- come si suol dire- ” il callo”. Ma quando si tratta di soldi e di risparmi, messi via con il sudore della fronte, non ci si abitua mai a vederli scomparire per andare a tamponare costi e rincari continui che giungono nelle nostre vite decisamente inaspettati, pensando sul nostro capo come “una spada di Damocle”!
Conti corrente, in arrivo altri rincari
Un vera e propria “bomba” sta per arrivare sui conti correnti. Negli ultimi sette mesi il costo dei depositi tradizionali è lievitato del 6,7 per cento con una spesa in più per le famiglie di circa 150 euro. Mica noccioline! Come se non bastassero già tutti gli altri rincari che stanno mettendo da mesi in ginocchio gli italiani. Parlando dei conti, pare che gli aumenti riguardino in particolar modo le spese cosiddette fisse, a partire dal famoso canone annuo. Ma vediamo ora di scoprirne qualcosa di più a riguardo…
Cominciamo con il dire che, dati alla mano, i conti classici più che quelli online e innovativi, che sono cresciuti dell’1,75% e restano molto più convenienti con medie intorno ai 40 euro. A fare il punto su quello che accaduto ai nostri conti e su quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi , sono le rilevazioni al 21 settembre scorso, confrontate con quelle all’8 febbraio di quest’anno da Altroconsumo.
Come sono già aumentati
Come fa sapere – per l’appunto- Altroconsumo, l’indicatore dei costi complessivi annui (Icc) nei conti correnti tradizionali è aumentato del 7% sia per i pensionati, che hanno visto un incremento da 136 a 145 euro, sia per i giovani, per i quali il prezzo è lievitato in media da 69 a 74 euro. L’aumento è stato del 6% per le famiglie con operatività media, il cui indicatore dei costi complessivi è li aumentato da 145 a 153 euro.
E a quanto pare il trend di crescita non si fermerà a breve, anzi! Gli incrementi potrebbero proseguire per tutto l’autunno con rincari, assai inaspettati , proprio sul conto. Una notizia che -di certo- va ad aggravare la situazione, già di per sè assai gravosa e pesante, se non in certi casi definibile persino drammatica e tragica, delle tasche degli italiani, che devono pure vedersela con il caro energia e con la terribile inflazione che sta di fatto erodendo il potere di acquisto delle famiglie, anche quelle non eccessivamente numerose.